Buona la prima!
Il dentista ti dice che deve curarti tramite terapia canalare. Ti sei chiesto cosa succederà al tuo dente? All’interno del dente c’è un nervo. Se ne accorge chi ha una carie profonda: quando si infiamma fa un male insopportabile. Il classico mal di denti deriva proprio da qui. Non c’è farmaco che tenga, bisogna devitalizzare il dente malato, cioè togliergli il nervo. Ma non basta. Bisogna poi allargare lo spazio fino alla radice per pulire alla perfezione i residui del tessuto pulpare, dove era inserito il nervo. Si usano strumenti manuali e rotanti, montati su speciali “trapani”. Successivamente si eseguono numerosi lavaggi con siringhe di disinfettante. Alla fine bisogna chiudere tutto lo spazio creato con materiali speciali, che sigillano tutta la lunghezza del canale in modo tridimensionale. Dalla radiografia si vede se il lavoro è stato effettuato in modo corretto: l’otturazione canalare è quella striscia bianca che percorre tutta la lunghezza della radice, come vedi nella prima foto. Se invece si ferma a metà canale, come nella seconda foto, il lavoro non è eseguito a regola d’arte. Questo può portare al “granuloma”, un’infezione dell’apice del dente. In questo caso bisogna fare una nuova terapia canalare, eseguendo un “ritrattamento canalare”, togliendo la precedente otturazione canalare, ripulendo tutto, e otturando il canale fino in fondo, come si vede nella prima foto. Qui a Besana Brianza, il dott. Fabio Ballestrasse e il suo collaboratore dott. Vergani eseguono le terapie canalari come nella prima foto.